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"Quando si leggono i versi di Ercole Mattioli, o meglio ancora quando li si ascolta recitare con trasporto e passione da lui stesso, si tocca con mano il potere della poesia di accogliere interrogativi, evocare sentimenti, esorcizzare inquietudini e poi... poi arriva quella pace, quel senso di appagamento e di consapevolezza. 'La poesia è un'oasi per l'anima. Al di fuori di essa l'uomo si trova in un luogo orribilmente bello: la vita'. Come dare torto a queste parole dell'Autore stesso? La poesia è un'oasi in cui trovare ristoro ma è anche occasione di confronto e di scontro con inquietudini e ombre sulla natura umana. Questa nuova raccolta dal titolo 'Mio Amore. Amor che nella mente mi ragiona' ha un respiro nuovo, rinnovato. È un dialogo con l'anima, un interrogarsi sul tempo, sulla fuggevolezza della cose e della natura, un esorcizzare la paura dell'ignoto e un tentativo di dialogo anche con la morte. Mattioli ricorda Dante e il titolo della silloge ne è già anticipatore, ma non l'Alighieri della 'Commedia' ma del 'Convivio'. L'Autore, così come nel trattato dantesco, canta l'Amore, ma un amore che ha molte sembianze; sentimentale, terreno filosofico, appassionato".